Ospiti stranieri a Milano: leggere gli anelli colorati nel corso dei rilevamenti di AViUM

La campagna svernanti dei rilevamenti di AViUM è ormai quasi terminata ma recentemente sono stati effettuati dei rilevamenti specifici sui gabbiani, alcuni dei quali potrebbero arrivare da molto lontano per passare l’inverno a latitudini più “confortevoli”, come quelle del Sud Europa.
L’inverno particolarmente rigido che ha interessato tutto l’est europeo nelle scorse settimane fa infatti ben sperare gli appassionati  ornitologi in qualche interessante incontro, magari nel bel mezzo della metropoli meneghina.
Un’attività particolarmente affascinante per birdwatchers e ornitologi è la lettura a distanza di individui inanellati, in particolare marcati con un anello colorato in plastica, oltre all’usuale anello metallico, proprio per rendere possibile la loro lettura con un cannocchiale, stando comodamente seduti su gelidi muretti. I gruppi di uccelli su cui spesso si utilizzano questi anelli sono i laridi (gabbiani e sterne), i limicoli (trampolieri e affini), le anatre e le cicogne, per esempio. Si tratta di specie di una certa mole e visibilità, molto difficili da “ricatturare” in seguito al loro inanellamento e che quindi vengono monitorate negli anni con la semplice lettura delle 4 cifre alfanumeriche impresse sugli anelli colorati (spesso si utilizzano cifre nere su sfondo bianco, o cifre bianche su sfondo blu).
I dati raccolti (cifre dell’anello, data, località, osservatore) vengono inviati al Centro Nazionale di Inanellamento che, successivamente, informa il rilevatore sui dati di inanellamento dell’animale in questione e l’inanellatore dell’avvenuto avvistamento. Le informazioni derivanti da questa semplice operazione sono rilevanti, permettendo di stabilire le rotte di migrazione, gli areali di svernamento e la longevità di alcune specie.
L’anno scorso sono stati letti due anelli a Milano, entrambi su gabbiani comuni, specie che si presta particolarmente a questo monitoraggio in città, sempre molto numerosa in inverno per sfruttare sia le risorse trofiche che l’ambiente urbano fornisce (spesso immondizia) che la temperatura più confortevole rispetto alle aree naturali esterne: il 27 gennaio 2011 è stato letto in darsena un anello cecoslovacco (Gabbiano comune inanellato il 28-05-2006 a Rychvald), mentre il 18 marzo 2011, al depuratore di Nosedo (periferia sud di Milano), è stato letto un anello polacco (Gabbiano comune inanellato il 6-06-2010 a Dąbrowa Górnicza); un terzo anello, sempre su Gabbiano comune, il 18 gennaio 2011, in zona Robarello, è stato impossibile da leggere per l’eccessiva distanza dell’animale dal rilevatore. Le letture sono state effettuate da un appassionato ornitologo, impegnato nei rilevamenti per AViUM.
Lo scorso 13 febbraio, invece, altri due rilevatori partecipanti al progetto hanno tentato la fortuna, monitorando diverse località in zona sud di Milano, abitualmente frequentate dai gabbiani comuni, ma con scarso successo. 
Un solo individuo portava un anello, ma purtroppo solo quello metallico, non idoneo per la sua lettura a distanza. Nelle prossime due settimane sarà effettuata un’altra uscita in darsena per cercare ancora gabbiani inanellati.
Invitiamo tutti gli appassionati e i semplici cittadini con spirito di osservazione a segnalarci eventuali gabbiani presenti in città con vistosi anelli alle zampe: saremo ben lieti di andare a controllare e, in caso positivo, di informarvi sulla lettura dell’anello.

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