La Stazione Ornitologica del Rio Vallone
La Stazione Ornitologica del Rio Vallone, in cui negli scorsi anni FaunaViva ha condotto sessioni esplorative di inanellamento nelle diverse stagioni dell’anno, viene individuata nel testo della proposta di PFV come potenziale osservatorio ornitologico provinciale ai sensi dell’articolo 10 della legge 157/92.
Oggi l’intervento di recupero è quasi concluso e l’area ha assunto l’aspetto di una zona umida con un bacino ed un’isoletta centrale, un’ampia porzione di canneto e fasce boscate e prative. È l’area umida più importante del Parco e ha notevoli potenzialità in quanto a funzionalità ecologica, nonostante vada posta particolare attenzione nel conseguimento del migliore compromesso con la fruizione da parte di numerosi visitatori.
A ridosso dell’area delle Foppe esistono altri elementi ecologicamente importanti: il bosco del Sanatorio di Ornago, con numerosi alberi maturi, ed il Rio Pissanegra, accompagnato da una fascia boscata. Proprio ai margini del Rio Pissanegra, a sud-est delle Foppe, sorge una cassa di espansione che ha dato origine ad un ampio canneto circondato da fasce boschive: qui è stato collocato l’impianto di cattura della Stazione Ornitologica.
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Rete dell’impianto di cattura |
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Migliarino di palude |
Da segnalare infine la cattura di tre individui di Averla piccola, specie di interesse comunitario, elencata nell’Allegato I alla Direttiva 2009/147/CE ed indicatrice di ecosistemi agricoli di qualità.
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Torcicollo |
Considerando il ridotto sforzo di campionamento (sessioni di poche ore e impianto costituito da poche reti) l’area di studio ha mostrato ottime potenzialità dal punto di vista della ricchezza specifica. I dati raccolti confermano quindi l’importanza di quest’area in un contesto fortemente frammentato come quello della pianura lombarda, dove questi piccoli hot spot di naturalità danno origine ad un “effetto isola” attirando un gran numero di individui e specie che non trovano habitat idonei nelle aree circostanti
Il valore potenziale dell’area come osservatorio ornitologico è stato confermato e ampliato dai risultati delle osservazioni condotte parallelamente alle sessioni di cattura durante le quali sono state contattare numerose altre specie di cui alcune di interesse conservazionistico (ad es.: Airone cenerino, Nitticora, Tarabusino, Albanella reale, Sparviere, Martin pescatore, Picchio rosso maggiore, Picchio verde, Rondine, Pendolino) o gestionale (ad es.: Fagiano comune, Porciglione, Colombaccio, Cesena, Tordo bottaccio, Gazza, Cornacchia grigia).